Pensieri, parole ed opere..

Prima parte: dal diario di bordo.

Dopo i corsi igiene dell'acqua e della persona ( Francesca, Ilenia, Rita, Rocco , con Andrea e Matteo di supporto) tenuti agli operatori sanitari di Msange e agli insegnanti delle scuole della valle , nel secondo mese di lavoro si è pensato di incontrare direttamente gli alunni e gli allievi delle scuole primarie e secondarie non solo della missione , ma anche di quelle governative.


Kisanga 04.02.2015


Stamattina lezione di igiene dell'acqua e della persona alla "Kisanga primary school".
Sotto gli alberi Ilenia ha tenuto la sua bella lezione alle due classi di prima di 150 bambini
Parlando di igiene appena arrivato sono subito andato a vedere i gabinetti e le altre risorse igieniche della scuola che conta circa 400 alunni.

Nessuno mi ha indicato la strada: bastava seguire l'odore, l'afrore che aleggiava nell'aria per noi quasi insopportabile mentre per loro, bambini ed insegnanti, era una situazione normale.
Non so se questo fosse dovuto a un pudore di nascondere a noi una situazione umiliante o se l'abitudine li avesse veramente resi insensibili.
"Wash your hands after using the toilets and before eating" questo il giusto ritornello di Ilenia,ma in questa scuola nei gabinetti non c'è acqua corrente.
Deogratias ,il giovane segretario che, avendo frequentato il corso per gli insegnanti a Kisanga , ha chiesto ad Ilenia di fare una lezione anche nella sua scuola, ci dice che nella valle ci sono scuole primarie, secondarie e dell'infanzia messe anche peggio: a Kikonga , Mswero, Madizini ed a Dolonge l'acqua manca del tutto come in tutti gli asiletti.
Tanti pensieri : è questa la vera Tanzania rurale e quella che gravita intorno alla missione solo un artefatto stridente con le condizioni generali di tutta l'altra gente?
Creando l'eccellenza della scuola con l'Amani e la San Gaspare o della sanità con Msange, Kisanga e Msolwa abbiamo forse inconsapevolmente preferito fare qualche cosa di ottimo per alcuni piuttosto che l'essenziale per tutti?
Nei frequesti dialoghi con i bambini trapelava spesso un sentimento di invidia nei confronti dei più fortunati, ma anche di quieto e pacato risentimento verso chi non aveva pensato anche a loro , il tutto misto però alla speranza che anche loro avranno queste strutture.

Pensieri,parole ed opere Msange febbraio 2015

Seconda parte: pensieri ed opere.



E poi al di là di questi pensieri c'è la strigente realtà del tifo,delle sindromi diarroiche e delle altre patologie ad etiologia da contagio orofecale che fino a poco tempo fa vedavamo in percentuale ridotta ed ora invece colpiscono molti della popolazione soprattutto scolastica della valle.
L'aumento della popolazione e la limitazione conseguente all'accesso all'acqua degli acquedotti, la cui manutenzione specialmente nella rete erogativa terminale e assai carente, la concentrazione di tanti eventuali portatori di infezioni orofecali in luoghi circoscritti e molto frequentati come le scuole ed infine l'impossibilità di disinfettare le deiezioni e di fornire materiale idoneo per l'igiene più elementare come il lavarsi le mani, fa in modo che le scuole, cosi come sono attrezzate adesso, siano un serbatoio ed un centro di diffusione di malattie.
Come interrompere questo circolo vizioso che ha protagonista il bambino/scolaro che è malato e che inconsciamente fa ammalare altri che,una volta lui curato e guarito, lo faranno riammalare ed essere nuovamente lui fonte di malattia per altri?


Pensieri,parole ed opere Fino ad ora abbiamo messo in atto quanto abbiamo pensato prioritario : diagnosi e cura sono prioritarie perchè senza di quelle è in pericolo la vita stessa dei piccoli e grandi pazienti.
Ed ecco che a Msange abbiamo previlegiato l'arma vincente nelle malattie infettive: la diagnostica precisa, facile ed immediata, con conseguente terapia mirate e buona probabilità di guarigione.
Col progetto "Karibu magi safj" poi abbiamo poi messo in atto una corposa ed assai qualificata educazione sanitaria durante la quale abbiamo avuto anche percezione della reale entità del problema.
E, vista la risposta positiva, interessata e quasi entusiastica soprattutto dei bambini di tutte scuole della valle, riteniamo che debba essere messo in atto un programma permanente di educazione sanitaria.
Ci manca però l'ultimo atto che è quello di dotare le scuole di presidi sanitari tali da interronpere quel circolo vizioso che fa di ogni malato un portatore-diffusore di malattia.
L'indagine conoscitiva, fatta in modo preciso e puntuale da Matteo Montarini in tutte le scuole, ci prospetta un progetto che definire "corposo" è eufemistico.
Il lavoro minore sarà quello di portare l'acqua, piastrellare o rendere lavabili i bagni e fare lavandini per lavare le mani.

Pensieri,parole ed opere

Ben altro l'impegno sarà dotare ogni scuola di fosse biologiche per decantazione e sterlizzazione dei liquami, qualora non ci fossero o fossero insufficienti queste strutture.
Il programma sarebbe che l'ing. Giovanni Padovese nel suo viaggio di ottobre visionasse le strutture e facesse i progetti specifici ed il geom. Carlino Aiani col gruppo operativo di Dossobuono che ci accompagneranno nel nostro viaggio di gennaio attuasse il progetto.
Cosi il sogno che l'afrore che aleggia ora nelle scuole sia sostituito da profumo di pulito e che i bambini sentano come normale questa sensazione ed il benessere che avvertono sia sinonimo di salute, forse diventa realtà.

Estate 2015

Gianni Donadelli